sabato 25 febbraio 2012

Treasure of the Caribbean

E' da ieri nei negozi un nuovo vecchio gioco per NEO GEO AES e per NEO GEO CD.

Come dicevo nel mio post precedente, nel punto dove speravo che il mostro a cartucce di SNK superasse in longenvità la console di Atari, una gradita conferma della lunga vita di una delle console più amate dai videogiocatori è sempre un piacere. Anche se la data di rilascio in versione arcade risale al 1994, Treasure of the Caribbean è diventato ieri (24 febbraio 2012) l'ennesimo titolo a trascinare avanti la lunga produzione di videogiochi per le consoles a cartucce e CD della nata-morta-rinata Shin Nihon Kikaku.



Il titolo di per sè non è di certo questa figata di innovazione, piuttosto il classico puzzle game in stile Tetris-Columns-Puyo Puyo-Magical Drop.
Ancora non ho avuto modo di metterci le mani sopra, ma da quanto ho potuto vedere il gameplay è dei più classici: coppie di "cose" colorate, simili a fantasmi, scendono dall'alto ed è compito del giocatore sistemarle in modo che, una volta allineate verticalmente tre dello stesso colore, queste scompaiano. Il gioco ci permette di scegliere uno fra i personaggi possibili, immagino ciascuno con delle caratteristiche specifiche, e si sviluppa come una serie di sfide all'ultimo "tris" contro gli altri pirati per aggiudicarsi infine l'ambito tesoro dei caraibi.

Dopo Last Hope - Pink Bullets, è davvero bello sapere che c'è ancora vita nuova la fuori per sistemi che si danno per morti con fin troppa leggerezza, ma che oggi, anche alla luce di una sempre più crescente scena del mondo del retrogaming, sarebbero un perfetto banco di prova per giovani programmatori, che potrebbero sviluppare ottimi titoli senza doversi confrontare con il mercato attuale delle consoles che, giusto lo scorso anno, ha visto spendere più soldi per lo sviluppo di un singolo videogame rispetto al budget che normalmente si spende a Hollywood per un film.
Per concludere, il gioco sarà pure colpevole di avere un gameplay che è trito e ritrito, ma la cosa importante è che dal 1990, anno di commercializzazione del NEO GEO AES, ancora oggi, ventidue anni dopo, i giocatori di tutto il mondo possano mettere le mani su di un nuovo titolo per la loro console preferita.
Lunga vita al NEO GEO, cazzo, figata!



Nessun commento:

Posta un commento